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Termine | Definizione |
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Vernice a dispersione acquosa |
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Si tratta di una vernice di sovrastampa impiegata per conferire protezione e particolare lucentezza o satinatura allo stampato, può, infatti, essere lucida o opaca. |
Taglio lineare |
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Il taglio lineare è una operazione che avviene dopo la stampa in fase di allestimento, ovvero per suddividere il foglio stampa nelle varie parti/segnature che lo compongono o in taglio di rifilo, operato per rifinire lo stampato. Viene generalmente eseguita su gruppi di fogli riuniti in mazze o risme. |
Stampa tipografica |
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Si tratta della tecnica di stampa più antica, inventata da Gutenberg e che fino a metà degli anni ‘70 era la tecnica più utilizzata in assoluto a livello mondiale, per essere poi soppiantata dalla stampa offset, molto più veloce e qualitativa. Si tratta di un sistema di stampa diretta, ovvero si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento di composizione meccanica (linotype , monotype). La forma può essere completata da fregi e filetti, o con clichés al tratto o al retino. Questi, più elevati nella disposizione rispetto agli elemente da non stampare (spazi tre le parole e le righe), quando i rulli gli applicato l’inchiostro, si colorano. Viene perciò appoggiato il foglio di carta che, con una leggere pressione, lasciano il segno sulla carta. Tipi per questa tecnica è la lieve impronta sul lato anteriore della carta derivante appunto dalla pressione. Sul lato posteriore si forma un rilievo più o meno pronunciato chiamato ombra. La stampa tipografica viene ancora oggi utilizzata per riprodurre alcune copertina di volumi particolarmente preziosi o stampa d’arte. |
Stampa serigrafica |
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La serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa che utilizza come matrice un tessuto di poliestere, un tessuto di acciaio o un tessuto in nylon teso su un riquadro in alluminio definito "telaio serigrafico". Il termine "serigrafia" deriva dal latino "sericum" ("seta") e dal greco "γράφειν" ("gràphein", "scrivere"). La serigrafia si basa su un processo di impermeabilizzazione di aree del tessuto di stampa, in modo da consentire ad un inchiostro posto sopra tale tessuto di permeare attraverso il tessuto lasciato libero e passare sulla superficie, posta sotto il quadro serigrafico. Il passaggio dell’inchiostro dalla parte superiore del quadro serigrafico alla superficie di stampa posta sotto, attraverso il tessuto serigrafico, avviene tramite un passaggio, con una leggera pressione di una barra dotata di un bordo in elastomero poliuretanico che si appoggia sull'inchiostro e preme quest'ultimo, attraverso il tessuto da stampa tramite un movimento di scorrimento. Questa azione di stampa può essere ripetuta in modo ciclico, a mano o tramite apposite macchine da stampa serigrafiche, raggiungendo una elevata velocità di produzione, in grado di soddisfare a seconda delle attrezzature disponibili. Questi quadri serigrafici spalmati se vengono esposti alla luce U.V. subiscono nelle aree esposte un indurimento, perdendo la proprietà di idrosolubilità. La serigrafia, rispetto ad altre tecnologie di stampa, permette di controllare e scegliere lo spessore dell'inchiostro depositato. Solo in serigrafia si può ottenere l'ampia gamma di effetti speciali determinata dalla disponibilità di gamme di inchiostri specifici che comprendono inchiostri lucidi, opachi, satinati, con effetti a rilievo, glitter, metallizzati, cangianti, iridescenti, luminescenti, termocromici, fotocromici, retroriflettenti, soft-touch e altri, che impreziosiscono notevolmente lo stampato. Possiamo definire la verniciatura serigrafica come insieme di processi di nobilitazione il cui scopo è trasformare e impreziosire la stampa modificando la finitura, evidenziando particolari, ecc. La verniciatura serigrafica si impiega anche per migliorare le “prestazioni” di uno stampato, per esempio aumentandone la resistenza meccanica, chimica, ai raggi U.V., ecc. Con questa tecnologia si possono ottenere effetti “gloss” (lucido) o “matt” (opaco). |
Stampa offset |
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La stampa offset è un processo di stampa su rulli del tipo indiretto, cioè l’immagine non è trasferita direttamente dalla lastra alla carta, ma attraverso un complesso sistema di rulli, il che permette stampe ad alta definizione e su supporti aventi superficie irregolare. L’immagine, creata tramite un impianto detto CTP (Computer to Plate) che mediante un raggio laser “scrive” i grafismi su una lastra in alluminio opportunamente trattata, viene trasferita su un telo gommato e tramite questo impressa sul foglio di carta. Il telo gommato permette di stampare anche su superfici non perfettamente piane e lisce. La stampa offset si basa, quindi, sul principio di repulsione chimica e fisica tra acqua e sostanze grasse (base con cui è formulato il pigmento o inchiostro). La lastra in alluminio è, infatti, piana, ovvero non ha parti in rilievo. Le parti di alluminio che non devono contenere inchiostro (chiamate contrografismi) vengono bagnate da acqua, in modo che l’inchiostro possa depositarsi sui grafismi (idrorepellenti). La lastre riceve, quindi, l’inchiostro che si deposita solo sulla parte asciutta, mentre l’acqua di bagnatura serve a definire i contorni dei grafismi. La precisione di questo semplice sistema appartiene all’ordine dei micron. |
Stampa digitale |
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Stampa digitale è un termine generico per identificare un sistema di stampa dove il grafismo viene generato attraverso processi elettronici, ovvero la matrice viene generata elettronicamente e l’inchiostro viene impresso direttamente sul supporto da stampare. Questo elimina il costo e i tempi di realizzazione della matrice, rendendo il processo di stampa digitale più veloce di quello offset. La stampa digitale, inoltre, non impone una tiratura minima, il costo della prima copia è lo stesso della centesima o della millesima, in quando non c’è il costo di realizzazione della matrice da abbattere. Per quanto riguarda la qualità di stampa, in passato il sistema offset garantiva una resa migliore, mentre oggi i due sistemi di stampa raggiungono una qualità ugualmente elevata. Ogni singolo foglio può essere diverso dal precedente senza che le prestazioni della macchina ne risentano. Questa flessibilità costituisce, per chi ne percepisce il valore, uno strumento di comunicazione unico senza riscontro in altri sistemi di stampa. Non esiste limite, almeno teoricamente, alla produzione di stampati contenenti informazioni prelevate da un database in cui i testi e le immagini sono associate in modo da rendere assolutamente unica e perfettamente calibrata la comunicazione. Superato ormai lo scoglio della qualità che, salvo casi particolari non è più messa in discussione visti i notevoli progressi, rimangono alcuni limiti dei quali è bene essere coscienti, ovvero i toner/inchiostri e vernici in range limitato; la difficoltà di riprodurre i colori nei Pantone; la disponibilità e varietà dei supporti ancora insufficienti per tutte le tipologie di lavoro; una certa fragilità sconosciuta alle macchine da stampa convenzionali; ma soprattutto il formato limitato ed i costi dei materiali di consumo e della manutenzione elevati rispetto alle macchine convenzionali. La stampa digitale comprende molte tecnologie di stampa di cui le più diffuse sono:
Esiste poi la stampa latex, che noi non realizziamo, che può essere usata su supporti di qualsiasi materiale, comprese la tela e la stoffa. Ha un’altissima resa fotografica ed è adatta all’uso esterno. È ideale per stampare vetrofanie, adesivi, forex e altri supporti rigidi da esporre all’aperto. La stampa digitale che disponiamo, Ricoh 7100, ha possibilità di stampa uniche grazie al quinto colore, oltre al CMYB. Riusciamo ad aggiungere impatto visivo alle stampa e quindi valore. Che si tratti di vernice trasparente per enfatizzare la grafica, del colore bianco come strato secondario di di un codice di sicurezza visibile esclusivamente alla luce ultravioletta, la stampa è ad un livello superiore. Per dare libero sfogo all'immaginazione, è inoltre possibile commutare le stazioni di colore, per aggiungere ulteriore impatto al lavoro di stampa. Basti pensare, ad esempio, a un lavoro in grado di includere sia il bianco che il trasparente. Il quinto colore conferisce impatto visivo, attrattiva e valore alla stampa commerciale. Una vernice trasparente permette di aggiungere una filigrana o evidenziare la grafica. È possibile stampare uno sfondo bianco direttamente su supporti colorati o traslucidi. |
Stampa a caldo |
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Procedimento di stampa con processo a caldo che permette di imprimere su un foglio di carta o cartone, bianco o già stampato, tratti o scritte di diversi colori. Il concetto che sta alla base della stampa con lamina a caldo è semplice. Il processo è ottenuto attraverso un'incisione/cliché che viene fissata sulla platina, e poi riscaldata. Il foil viene interposto tra il supporto da stampare e l'incisione/cliché; quando quest'ultima pressa contro il foglio, il calore distacca lo strato colorante del foil che va ad applicarsi sul foglio stesso. Essa è inoltre l'unico processo di stampa capace di apportare brillantezza ed effetti metallici, che non perdono mai la loro lucentezza; sia su carta, che su cartone e perfino su plastica ed altri supporti. Ma i foil non si limitano a dare finiture effetto metalliche, come l'oro, l'argento o simili alla foglia oro, ma sono disponibili anche in una ampia varietà di colori ed effetti quali il marmo, la pelle, le venature di legno, la perlescenza, i motivi ripetuti, gli ologrammi, i pigmenti e le tinte tenui, con finiture sia opache che lucide. |
Spessore |
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La distanza tra le due superfici del foglio di cartoncino, misurata in micron. Il materiale utilizzato per la maggior parte degli imballaggi in cartoncino ha uno spessore variabile da 300 a 800. |
Scatole rivestite |
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Le scatole rivestite sono principalmente scatole in cartone rigido con fondo e coperchio di qualsiasi forma e dimensione, adatte a contenere articoli da regalo e oggettistica di ogni tipo. Sono particolarmente adatte al mondo della cosmetica e della profumeria. Questo tipo di scatole sono realizzate automaticamente o manualmente e possono essere ricoperte con qualsiasi tipologia di carta, dalla patinata stampata alle carte più pregiate e particolari, secondo le specifiche richieste del cliente, personalizzabile nella forma e nel rivestimento, molto facili da assemblare e rigide. Sono uniche perché sono le sole ad essere vendute senza montaggio, il che riduce i costi di produzione e spedizione. Tutte le lavorazioni possono essere personalizzate con stampe in offset con qualunque tipo di stampa e grafica, con stampa digitale, stampa con lamina a caldo o a secco, stampe a rilievo, serigrafia, U.V. serigrafico. Le carte utilizzate possono essere nobilitate con trattamenti antigraffio o plastificate per preservarle da macchie e decadimenti del colore. |
Rubricatura |
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Operazione di fustellatura per creare almeno una tacca che delimiti un certo numero di pagine consecutive di un opuscolo o di un libro per facilitarne la consultazione. La rubricatura che deve essere svolta prestando la massima attenzione a ogni dettaglio in quanto rappresenta la cordine di un catalogo. Il suo scopo è quello di creare ordine tra le pagine, valorizzarne ed esaltarne il contenuto. Un lavoro anche estetico che riesce a stimolare la curiosità visiva ed invita ad un’osservazione più attenta dei prodotti. |
Rilegatura punti omega |
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Una variante della cucitura a punto metallico è la cucitura a punto omega che produce uno o (o a occhiello) più punti metallici che fuoriescono dal dorso con un occhiello necessario all’inserimento dell’opuscolo in un raccoglitore ad anelli. |
Rilegatura punti metallici |
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Operazione mediante la quale il prodotto accavallato viene legato per mezzo di uno o più segmenti di filo metallico che attraversano il dorso dello stesso e vengono successivamente ribattuti. Il punto metallico può essere applicato anche lateralmente. |
Rilegatura Olandese |
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La copertina Olandese è per certi versi simile alla Flexicover ma meno rigida: la differenza sta nel modo e nel materiale che si utilizza per realizzare e accoppiare la plancia. Solitamente si usa una carta da 250 a 400 gr/mq stampata e plastificata con i lembi esterni rimboccati, per aumentarne la resistenza e rifinire i bordi: un classico esempio sono le agende o i dizionari da viaggio, o si usa un materiale poroso tipo gomma di ricopertura per renderla ancora più morbida. La copertina viene applicata al blocco libro, cucito o fresato, incollandola sui risguardi, come per i volumi cartonati. È pertanto possibile realizzare volumi con le stesse rifiniture del cartonato: la plancia può essere composta da carta, stampata a più colori e con le varie finiture possibili, oppure in materiali diversi, quali stoffe, sete, pelle ecc. Inoltre il libro può essere dotato di segnalibro e rifinito con i capitelli ma ha la leggerezza dei volumi in brossura. La consistenza è insomma inferiore a quella del cartonato ma la veste è ugualmente importante e si adatta perfettamente alle pubblicazioni di carattere più commerciale. La flessibilità della copertina rende l’applicazione particolarmente adatta a manuali e guide turistiche. |
Rilegatura Giapponese |
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Agli inizi della lavorazione del libro, i fascicoli o fogli di carta e la copertina erano tenuti uniti con diverse tecniche di legatura, nella quale sia la coperta che i fogli vengono forati e, con un sistema di spaghi, tenuti insieme. Nei secoli si è evoluta proponendo molte varianti di foratura, di passaggio dei cordini e di annodatura. Entrambe le tecniche sono tutt’oggi usate, a livello artigianale certo, come sistemi di estro antico ed elegante per rilegare i volumi. |
Rilegatura fresata |
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Operazione con la quale le segnature raccolte vengono dapprima trasformate in fogli singoli attraverso l'asportazione del dorso (fresatura), quindi uniti tra loro mediante l'applicazione sul dorso degli stessi dell’adesivo. Le colle per brossura fresata si distinguono in due categorie: _ La colla Hotmelt è una colla a base EVA (Etilene Vinil Acetato); si tratta di una colla solida, che non contiene solventi, la quale deve essere riscaldata a circa 170° ed all’asciugatura diventa marrone. E’ adatta per l’incollatura di libri cuciti tramite filo refe, mentre per la brossura fresata è ideale per le carte uso mano fino a gr. 150 mq e patinata fino a gr 115 mq. E’ una colla “elastica” che permette una buona apertura del blocco libro. _ La colla PUR fa parte delle colle Hotmelt, ma si differenzia per il composto chimico, il Poliuretano Reattivo. Le caratteristiche: non contiene solventi, necessita di aria per reticolare (più il clima è umido e caldo più velocemente reticola), reticola dopo 12/24 ore, resiste fino ai 130° (poi non si rifonde, ma si rovina). La colla PUR, reagendo chimicamente con l’umidità contenuta nella carta, garantisce una grande tenuta. È inoltre resistente all’olio contenuto nell’inchiostro di stampa ed è ideale per l’utilizzo con carte comuni, patinate, laminate, fino ad alte grammature e cartoncino. Colla di colore bianco trasparente. Rispetto alla EVA è meno elastica e permette un’apertura del blocco libro più limitata. |