Arriva il Green Pass, ed è un QR-Code
I lunghi mesi di pandemia hanno determinato nuove dinamiche di tutela della salute pubblica, per le quali le tecnologie digitali hanno cercato di fornire risposte concrete. Uno degli strumenti digitali che hanno contribuito alla tutela della nostra salute è il QR-Code. Nato nel 1994, ha visto una lenta diffusione in tanti ambiti, ma durante quest'ultimo anno sono davvero molti i nuovi utenti acquisiti da questa tecnologia. C'è chi ha incontrato i QR-Code per la prima volta in bar e ristoranti, come alternativa ad un listino cartaceo considerato pericoloso per i contagi. C'è chi l'ha notato la prima volta con i biglietti ferroviari e aerei. Ma è con le disposizioni europee per il contenimento della pandemia che abbiamo assistito ad una forte accelerazione della conoscenza di massa dei QR-Code, a causa dell'introduzione del Green Pass. Il passaporto vaccinale, nato inizialmente per facilitare i viaggi nel territorio dell'Unione Europea, è diventato indispensabile per poter entrare in luoghi pubblici considerati potenzialmenti pericolosi per la diffusione del virus: bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri e musei. La data del 4 agosto 2021 segna l'inizio di un corso di formazione collettivo sull'uso dei Codici Digitali. Anche chi fino ad oggi ne aveva ignorato l'esistenza, evitando di porsi il problema di quale fosse il significato di quei geroglifici comparsi sulle scatole dei cereali, nell'arco di poche settimane sta imparando ad usarli. Il QR-Code entrerà a far parte delle abitudini degli italiani, che pur di non rinunciare ad un caffè servito al tavolo, sfoggerano volentieri il loro Codice Digitale, visualizzato sull'app IO o stampato su un foglio di carta.